La stampa 3D rappresenta una delle innovazioni tecnologiche più rilevanti degli ultimi anni, con un impatto crescente anche sul terreno della proprietà industriale. Se da un lato la produzione additiva consente di realizzare prototipi, componenti e oggetti di design con costi ridotti e rapidità elevata, dall’altro pone nuove sfide giuridiche in materia di tutela dei disegni e modelli registrati e non registrati.

Il quadro normativo: disegni e modelli nel Codice della Proprietà Industriale

In Italia, la protezione del design è disciplinata dagli artt. 31 e seguenti del Codice della Proprietà Industriale (D.lgs. 30/2005), in linea con la Direttiva 98/71/CE e con il Regolamento (CE) n. 6/2002 sui disegni e modelli comunitari.
Il design industriale può essere tutelato se presenta novità e carattere individuale, ossia se l’impressione generale suscitata nel consumatore informato differisce da quella prodotta da altri modelli già noti.

La registrazione consente al titolare di escludere terzi dalla riproduzione, vendita o uso del design per un periodo massimo di 25 anni (5 anni rinnovabili), mentre il design non registrato gode di una tutela più limitata, di durata triennale, ma comunque utile contro le copie servili.

Stampa 3D e rischi per la tutela del design

L’avvento della stampa 3D ha profondamente modificato le dinamiche della produzione industriale e artigianale. Oggi, grazie ai file CAD condivisi online, è possibile riprodurre un oggetto di design con estrema precisione, anche senza disporre dei macchinari tradizionali.
Tale democratizzazione della manifattura, tuttavia, genera nuovi rischi di contraffazione: la diffusione non autorizzata dei file digitali contenenti i progetti di un prodotto può costituire violazione dei diritti di disegno o modello, ma anche illecita riproduzione di opere tutelate dal diritto d’autore, qualora il design presenti carattere artistico.

Inoltre, la difficoltà di individuare i responsabili — spesso utenti anonimi che caricano file su piattaforme estere — rende complesso l’esercizio dei diritti e l’applicazione effettiva delle tutele previste dalla legge.

Strumenti di protezione e strategie preventive

Per contrastare tali fenomeni, le imprese e i designer devono adottare strategie di tutela multilivello:

  • Registrazione tempestiva dei disegni e modelli presso l’UIBM, l’EUIPO o l’OMPI, così da garantire una prova certa della titolarità e della data di creazione;

  • Contratti e licenze d’uso che regolino in modo chiaro i diritti sul design e sull’uso dei file CAD;

  • Sistemi di watermark digitale o blockchain per tracciare la distribuzione dei progetti e provare eventuali violazioni;

  • Monitoraggio online delle piattaforme di stampa e dei marketplace, al fine di individuare tempestivamente copie o riproduzioni non autorizzate.

Dal punto di vista giuridico, è fondamentale valutare l’interazione tra diritto dei disegni e modelli, diritto d’autore e segreto industriale, soprattutto quando il design incorpora elementi innovativi o funzionali.

Il ruolo del consulente legale specializzato

In un contesto in rapida evoluzione come quello della produzione additiva, il ruolo dell’avvocato specializzato in proprietà industriale e nuove tecnologie è determinante.
Lo Studio Legale Sisto assiste imprese, designer e startup nella registrazione, difesa e valorizzazione dei diritti di design, nonché nella gestione dei contenziosi per contraffazione di prodotti realizzati tramite stampa 3D.

Una corretta consulenza preventiva consente non solo di evitare contenziosi onerosi, ma anche di costruire una strategia di tutela coerente con il modello di business e con gli sviluppi tecnologici futuri.

Chiama ora!

Lo Studio ha istituito un numero verde gratuito nazionale  per le aziende ed i professionisti che hanno intenzione di avvalersi  dei nostri servizi su tutto il territorio nazionale:

 

    Compila il Form

    nel modo più dettagliato possibile

    Sarai ricontattato al più presto