Il brevetto è un titolo valido nel solo territorio in cui è registrato (brevetto nazionale).

E’ tuttavia possibile estendere la tutela di un brevetto dal singolo Stato a uno o più Paesi esteri.

Le strade percorribili sono varie.

La via nazionale.  Il titolare di un brevetto può depositare la propria domanda di brevetto presso l’Ufficio Brevetti nazionale di ciascun Paese di suo interesse. Questo percorso può però essere molto costoso nel caso in cui i Paesi siano tanti.

La via europea. Il titolare di un brevetto entro 12 mesi dal deposito nazionale può richiedere ed ottenere, con un’unica procedura, il brevetto europeo. In tal caso gli effetti della domanda europea retroagiscono, ai fini del requisito della novità, alla data di deposito della domanda nazionale. Dopo la concessione il brevetto europeo però “si sfascia” in una serie di brevetti nazionali che saranno validi solo in quei paesi designati in cui sarà convalidato.

L’estensione del brevetto nazionale può seguire anche la via internazionale che si estende sia ai paesi europei che a molti extra EU. Il brevetto internazionale conosciuto anche come PCT (Patent Cooperation Treaty) è in realtà una procedura semplificata con cui si può “prenotare” il brevetto praticamente in tutto il mondo partendo da un’unica domanda nazionale o europea. Il vantaggio della procedura PCT è senz’altro il fatto che almeno inizialmente la procedura con un unico versamento in termini di tasse copre tutti i Paesi aderenti al Patent Cooperation Treaty e quindi si può demandare nel tempo l’investimento economico nei singoli Stati di interesse.

E’ sempre conveniente rivolgersi ad un esperto per aver il consiglio più utile per procedere alla estensione brevettuale.

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